Antonino Bilella dovrà scontare il carcere a vita per la scomparsa di Francesca Benetti, di cui si sono perse le tracce nel 2013 a Gavorrano (GR). La Cassazione ha respinto il ricorso.
ROMA – La corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Antonino Bilella, il 73enne accusato dell’omicidio di Francesca Benetti, scomparsa il 4 novembre 2013. I giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa dell’accusato avverso alla condanna al carcere a vita emessa in Appello.
I fatti
Francesca Benetti, 55 anni, ex insegnante di Cologno Monzese (Milano), si trovava nella villa di proprietà di Gavorrano, in provincia di Grosseto, quando è finita nel nulla. Le indagini si erano concentrate su Antonino Bilella, 71enne, custode di Villa Adua. L’uomo avrebbe attirato la donna con uno stratagemma con l’intendo di assassinarla. Decisiva la prova del ritrovamento di alcune tracce di sangue riconducibili alla vittima nel bagagliaio dell’auto del sospettato.
Il processo
Antonino Bilella è stato pertanto condannato all’ergastolo per i seguenti capi d’accusa: omicidio premeditato, soppressione di cadavere, stalking e violenza sessuale. Stesso esito in Corte d’Appello. Infine, la conferma dell’impianto accusatorio da parte della Cassazione. Soddisfazione da parte dei parenti di Francesca Benetti, i quali sperano che il condannato possa rivelare dopo il corpo è stato occultato.
Va detto che le vicende legate all’agricoltore agrigentino sono avvolte nel mistero: due le accuse di omicidio ai suoi danni, nessun corpo ritrovato. In realtà il cadavere di Giorgio Canali (prima vittima) fu rinvenuto in un fossato nei pressi di Angrogna, poi in occasione della riesumazione dei suoi resti, la salma di Canali è di fatto scomparsa. Nessuno dei resti rinvenuti nella fossa comune apparterrebbe all’operaio trentanovenne.
